La malaria è una malattia trasmessa da protozoi parassiti del genere Plasmodium ed è diffusa in Africa, Asia e Sud America. Il vettore di questo parassita è una zanzara del genere Anopheles, insetto responsabile della trasmissione di più malattie. I primi stadi di vita della zanzara (uovo, larva e pupa) avvengono preferibilmente in acqua dolce e ferma, mentre lo stadio adulto avviene in ambiente subaereo, con abitudini prevalentemente crepuscolari e/o notturne. L'adulto è simile a molte altre specie di zanzare che si nutrono principalmente di nettare. La femmina anofele, invece, ha bisogno di integrare la sua dieta con proteine extra durante lo sviluppo delle uova, e la trova nel sangue dei vertebrati (solitamente mammiferi) che succhia grazie all'apparato di suzione modificato, che, a differenza di quello del maschio, è anche in grado di pungere. La femmina di Anopheles, attratta dall'anidride carbonica e dalla secrezione sebacea (prodotta dalle ghiandole epiteliali dei mammiferi) atterra sulla pelle e perfora un capillare. Quindi inietta saliva contenente una sostanza antipanno per aspirare la quantità necessaria di sangue. È in questa fase che il Plasmodium, presente nella saliva della zanzara, può essere trasmesso al corpo dell'ospite. Sebbene la malaria sia una piaga in molte regioni dell'Africa, che (soprattutto quella causata da Plasmodium falciparum) è responsabile di un gran numero di vittime ogni anno, ottenerla non è così facile e la gente pensa, cavalcando una paura eccessiva. Per trasmettere la malattia, infatti, la zanzara anofele deve aver punto preventivamente un soggetto infetto e il parassita deve essersi insediato nelle ghiandole salivari dell'insetto (cosa che si verifica solo nel genere Anophele, mentre in altre zanzare il parassita viene digerito insieme a il sangue). Affinché avvenga la trasmissione è necessario essere vicini a un centro abitato, dove è probabile la presenza di esseri umani infetti. La zanzara infatti non vola a più di tre o quattro chilometri di distanza, quindi, se si è ragionevolmente distanti da un centro abitato e non ci sono persone infette nelle vicinanze, la probabilità di contagio è nulla. La zanzara Anopheles non è attiva di giorno, quindi abbigliamento a maniche lunghe e repellente per insetti nelle ore crepuscolari e notturne, insieme al corretto utilizzo notturno della zanzariera, proteggono ulteriormente dal contagio. Nelle regioni lontane da fiumi, laghi e pozze d'acqua, in zone desertiche o ad altitudini più elevate, la zanzara Anopheles è molto meno presente o addirittura assente. Per una corretta prevenzione, però, è sempre necessario consultare il proprio medico curante e l'Ufficio Igiene preposto al di là di ogni consiglio di persone non qualificate.